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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

God help America! (e non solo ...)

  Comunque vada, saranno poche migliaia di cittadini americani residenti nei cosiddetti  swing States  a decidere le sorti della Presidenza USA, e di conseguenza anche del mondo, di tutto il mondo. Non è la prima volta: nel 2000 poche centinaia di voti della Florida furono decisivi per la sconfitta di Al Gore e per la vittoria di George W. Bush e Dick Cheney (che era la vera testa pensante …). Ne consegui la seconda guerra del Golfo, l’Afghanistan, Al Qaeda, Daesh, e tutte le tragiche propaggini del terrorismo islamico. Con Al Gore Presidente la Storia sarebbe stata diversa, migliore o peggiore non è dato saperlo, ma certamente diversa … Nel 2016 Hillary Clinton stravinse nel voto popolare (3 milioni di voti in più) ma perse la Casa Bianca sempre a causa di pochissime migliaia di elettori (in Michigan e Pennsylvania), che permisero a Donald Trump di vincere contro ogni previsione. A volte la Storia può svoltare in modo anche deciso per mano di pochi anonimi (e ignari) cittadini, in per

Allonsanfan!

  “Siamo sicuri di aver capito bene cosa sta succedendo nel mondo?” Domanda forse sciocca, ma comunque un poco imbarazzante. Forse esagero, forse no. Sarà che l’età ( ingravescente aetate … ) mi permette di ragionare su un lasso di tempo di vita piuttosto lungo, sarà che la stessa età porta a riflessioni a volte cupe ed oscure, ma la domanda, una volta posta, richiede una risposta, possibilmente meditata e non frettolosa. Il Novecento è finito da un pezzo, siamo quasi ad un quarto del secolo XXI (è persino difficile nominarlo: cosa viene dopo il Novecento? Il Duemila è un millennio, non un secolo …), e l’eredità del secolo precedente pare perseguitarci: sicuro che sia finito per davvero? Da una parte ci troviamo a fare i conti con situazioni e problematiche vecchie di oltre cent’anni, dall’altra ci pare evidente che tutto è cambiato, e pure di tanto. A distanza di un secolo, vediamo potenti le stesse tentazioni autoritarie che portarono al fascismo, al nazismo, allo stalinismo ed alla

Tempo di addii … tempo di riflusso?

  Dopo la disastrosa e traumatica esperienza delle elezioni europee, l’area del cosiddetto Centro riformista è entrata in una fase magmatica di ripensamento, confusione, riflessione, resa dei conti, …, insomma una specie di valle di Giosafatte dove tutti i peccati vengono squadernati, nella speranza della loro remissione. La sconfitta ha avuto ripercussioni in tutta l’area del centrosinistra e zone limitrofe (vedi le convulsioni isteriche di Giuseppe Conte): si è innescato un processo la cui conclusione è di là da venire. Sono giorni che, io come altri, ricevo messaggi di persone che salutano e se ne vanno. Non  “scendono all’Adriatico selvaggio” , come i pastori dannunziani, ma semplicemente si ritirano dalla attività politica e si mettono in modalità  “attesa di tempi migliori” . “Restiamo amici come prima, però io sono stufo …” . A quasi tutti ho scritto parole di speranza e di ottimismo, dando forse l’immagine patetica dell’orchestrina che continuava a suonare il suo repertorio di