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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

La Russia, con amore

  La Russia è il Paese che amo, laddove ho appreso la passione per la libertà. Un Paese tranquillo, solido eppur dinamico, storicamente e pervicacemente democratico, maniacalmente rispettoso dei cittadini, suoi e di tutti i Paesi limitrofi. Un Paese dove sai sempre chi comanda, salvo quando d’un tratto non comanda più, però non te lo dicono subito, per non turbarti la vita. Un Paese che coltiva anche il gusto della sorpresa, che ha a cuore il benessere dei suoi cittadini e non vuole che si annoino. Mai. Un Paese sempre pronto a mettersi in discussione, pacificamente e con gran rispetto delle altrui opinioni. Un Paese dove si vive rilassati e coccolati da uno Stato che pensa a tutto per te. Tu, invece, è meglio che non pensi proprio … Un Paese ricco, dove basta essere un oligarca per poter godere di agi, lussi, comfort e privilegi indicibili. E se non sei un oligarca, poco male; puoi sempre fare domanda per diventarlo: un apposito ufficio vaglierà equanimemente la tua richiesta, dando a

Il complicato mondo di Elly Schlein

La neo Segretaria del PD non sta vivendo giorni tranquilli: non credo si diverta, o che si trovi a suo agio, ma io non vorrei essere al suo posto (e infatti non ci sono … perché mai dovrei esserci?). È stata eletta per ridare nuova linfa ad un partito squassato da divisioni e polemiche; dopo aver perso le primarie tra gli iscritti per 35 a 53, le primarie aperte avevano ribaltato, cosa mai successa prima, il risultato con la conseguenza che ora Elly è la Segretaria di una minoranza del Partito che governa. Si dirà: quelle sono le regole che il PD si è dato, questo è il risultato. E non ci dovrebbe essere nulla da dire. Peccato che le “primarie aperte” fossero state inventate da Veltroni nel 2007, alla nascita del PD, quando questo coltivava la cosiddetta “vocazione maggioritaria”, ovvero mirava a costituire la grandissima parte dell’area di centrosinistra. Ed in effetti lo fece, visto che alle elezioni del 2008 il PD prese quasi il 35%. In quella situazione, aveva molto senso chiamare

L'amorale

  Copio dalla Treccani:  amorale, riferito a persona; sprovvisto di senso morale, o che agisce prescindendo dall’esistenza della legge morale . La persona nella fattispecie è, manco a dirlo, Silvio Berlusconi R.I.P. Il quale si è sempre sentito ben al di sopra di tutti i commenti moraleggianti che lo hanno sfiorato, toccato, a volte colpito in pieno, qualcuno anche lasciando il segno, ma senza mai scalfire l’impenetrabile corazza del suo ego smisurato. Possiamo avere idee diverse sulla persona, certamente le abbiamo, fra chi lo ama e lo rimpiangerà per sempre, chi lo odia anche da morto, e chi lo considera un  fenomeno  (nel senso stretto del termine,  ciò che avviene ) che ha influenzato pesantemente la vita degli italiani (e non solo) per una quarantina d’anni, di cui trenta passati in politica. Io non l’ho mai amato, né men che meno mai votato, l’ho sempre avversato e per un po’ anche odiato (sbagliando, lo riconosco), insomma sono sempre stato da un’altra parte, e non me ne pento a

La costruzione di un Partito

  Oggi Matteo Renzi ha illustrato con dovizia di solide argomentazioni come e perché, per contare in politica, sia opportuno, anzi inevitabile, costruire un Partito ben strutturato ed organizzato. Non lo dice solo lui, lo dice anche la Costituzione, all’art. 49:  “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale” . I Partiti non sono libere associazioni di persone accomunate da un chissà quale interesse, sono uno strumento fondamentale per  “determinare la politica nazionale” . I Partiti non sono  onlus , non sono ONG, non sono terzo settore, né sono associazioni ricreative o culturali, non sono bocciofile o filodrammatiche. (anche se di drammi spesso sono intrisi …). Certo, nessuno impedisce ai Partiti di organizzare tornei di bocce, o cineforum, o offrire servizi sociali sul territorio, ma lo scopo principale, statutario, resta quello di  “concorrere con metodo democratico a determinare la p

L'anomalia

  Non voglio spararla grossa, giusto  “pour épater le bourgeois” , ma nella politica italiana, a mio parere, c’è un’anomalia grande come una casa. Direte voi: ce ne sono tante …! Forse, ma una è davvero enorme, ed è unica nel panorama generale. L’anomalia si chiama  Partito Democratico , un’anomalia talmente gigantesca da risultare quasi invisibile, come le scritte sulle mappe dei vecchi atlanti De Agostini, tanto grandi e trasversali da risultare invisibili. Tante parole sono state dette e scritte in proposito, ma ciò che rende il PD così vistosamente anomalo è la sua assoluta indeterminatezza politica. Gli altri partiti, tutti, da sinistra a destra, hanno connotazioni ben riconoscibili, più o meno apprezzabili secondo i gusti, ma riconoscibili. I cinquestelle, populisti pasticcioni ed approssimativi, i sovranisti, duri e puri come i fratelli (e le sorelle) d’Italia, gli ex autonomisti ormai un po’ rintronati della Lega, i vetero conservatori di Forza Italia, sempre più nostalgicament