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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Lavori in corso ...

  Questa riflessione sarà forse un po’ lunga e noiosa ma, perdonatemi, sento il bisogno di mettere ordine e condividere un po’ di pensieri che mi frullano nella testa da un po’. Ho sempre pensato, detto e scritto che una democrazia sana deve essere un sistema essenzialmente binario e deve basarsi su un centrodestra ed un centrosinistra “democratici”, che concorrono alla guida del Paese: destra e sinistra, maggioranza e minoranza, governo e opposizione. Di conseguenza non dovrebbero esistere “partiti” di centro, mentre invece esistono eccome tanti “elettori” di centro, che i partiti, da sinistra o da destra, devono cercare di portare sulle proprie posizioni. Dico “democratici” e intendo dire che entrambi i poli devono riconoscersi a pieno nei valori costituzionali, devono legittimarsi a vicenda, ovvero riconoscere all’altro il diritto di governare dopo aver vinto le elezioni, entrambi devono accettare le regole della corretta coesistenza, devono giocare sul piano della politica, delle p

Virus ...!

  Pensavate che il Covid-19 fosse il solo virus da tenere a bada, il pericolo da evitare anche con distanziamenti,  lockdown  ed altre simili terribili contromisure di carattere sociale e sanitario? Pensavate che non avremmo dovuto fronteggiare (almeno a breve) altre minacce alla nostra salute fisica e mentale? Avete sbagliato. Avete dimenticato che  “uno spettro si aggira per l’Europa” , e non è il comunismo del celebre “Manifesto” del 1848, spettro ormai sepolto sotto le ceneri della Storia. Il nuovo pericoloso agente virale, dal quale è meglio tenersi ben alla larga, è una nostra vecchia e mai dimenticata conoscenza: il Senatore Matteo Renzi, infettante ed incombente presenza nella nostra disgraziata temperie. Pare che al sempreverde Senatore toscano si possano e si debbano ascrivere la gran parte dei mali che ci tormentano, nonché i prossimi, sicuramente in agguato. Già responsabile di innumerevoli bravate nel passato recente, sulle quali stendiamo il solito pietoso velo, dopo aver

Fair play, no grazie ...!

Forse è ora di cambiare. “Fair play” , in tutto il mondo indica correttezza, misura, educazione, rispetto delle regole e, perché no, anche delle convenzioni. “Fair play”  significa partecipare ad una competizione, dando il massimo ed alche oltre di sé per vincerla, lottare fino all’ultimo secondo con il coltello (metaforico) tra i denti, ma sempre nel rispetto delle regole ed accettando alla fine il risultato, qualunque esso sia. Certo, non sempre va così: a volte particolari contingenze possono provocare reazioni diverse o sopra le righe: un’ingiustizia palese, un comportamento scorretto, errori arbitrali (nulla di tutto questo è avvenuto domenica sera), ma alla fine il risultato è sempre quello di  “quando arbitro fischia”  (V. Boskov). Non dico che sia indispensabile il rituale della  “birra insieme agli avversari dopo la partita” , ma comunque la buona educazione deve condurre ad accettare il risultato, farsene una ragione e prepararsi per la sfida successiva (che tanto arriverà, p

La politica e l'Australia ...

Quando si dice lo  “spin” …! Gira, gira, gira, e non si ferma mai, malgrado tutto, malgrado l’evidenza, malgrado la forza della cose, dei fatti. Uno potrebbe pensare che, dopo tutto quello che abbiamo visto con i cinquestelle negli ultimi anni, e che stiamo ancora vedendo, forse l’antipolitica becera, greve, volgare, qualunquista, potesse conoscere una battuta d’arresto, potesse provocare un minimo di resipiscenza, un’idea che forse non tutto si può sintetizzare in un insulto generico alla classe politica, che le cose sono un po’ più complicate di un generico  “vaffanculo”  o  “fate schifo tutti” . Dopotutto, quelli nuovi si sono dimostrati (dovrebbe essere stra-palese anche ai più faziosi) di gran lunga peggiori di quelli vecchi; non solo meno preparati e competenti, ma più attaccati al potere, più disposti ad ogni bassezza per mantenerlo, più protervi nel difendere i privilegi raggiunti, senza alcun merito. E invece no! Lo  “spin”  gira inarrestabile ed il luogo comune è sempre più c

Meno male che Mario c'è ...

Ci siamo divisi, almeno quelli più vecchi, tra Coppi e Bartali, poi tra Merckx e Gimondi, Mazzinghi e Benvenuti, Mazzola e Rivera, Beatles e Rolling Stones, dovremo dividerci adesso su Conte e Grillo? La faccenda imbarazzante è che quelle coppie famose erano separate e distinguibili per la grandezza delle loro imprese sportive o artistiche, per l’eccellenza dei risultati, per i traguardi raggiunti. Come si fa adesso con questi due tragicomici figuri, che occupano da giorni lo spazio dei telegiornali, dei giornali, dei talk show, dei social, insomma un inferno …! Come si distinguono tra di loro, a parte la pochette in tinta dell’uno ed il capello arruffato e forse poco pulito dell’altro? Di cosa parlano? Perfino gli accoliti a loro più vicini sono in forte imbarazzo. Ieri sera la riunione dei Senatori (Senatori, dico, mica militanti di quartiere) si è tristemente conclusa con i protagonisti (si fa per dire) che chiedevano di capire di cosa si stesse parlando. Lo Statuto … Da giorni o se