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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

C'è solo una strada ...

  In questi caldi (in tutti i sensi) giorni dopo-referendum, la Segretaria del PD Elly Schlein viene sottoposta ad ogni tipo di critica, ironia, perfino compassione … Non che non ce ne sia motivo …! In effetti, si è cacciata, lei col suo Partito, un po’ entusiasta, un po’ recalcitrante (nel PD è normale la coesistenza degli opposti, in barba ad Aristotele …), in un pasticcio di non piccola entità. Ha scelto di accodarsi ai fallimentari referendum di Landini (uno specialista del settore fallimenti …), pur sapendo che mai avrebbero raggiunto il  quorum  (e, se non lo sapeva e si è illusa, vuol dire che di politica davvero capisce proprio poco …), con la speranza di tenersi a contatto e marcare stretta l’ala più radicale e massimalista della sinistra, oltre che i populisti dell’azzimato Giuseppe Conte. D’altronde, è la missione che si è data sin dalla sua rocambolesca elezione a Segretaria di un Partito che non si è mai risolto del tutto ed è sempre restato in mezzo al guado...

C.V.D.

  Come volevasi dimostrare : questa formula linguistica, ormai del tutto desueta, era molto comune quando noi  boomer  andavamo al Liceo, oltre mezzo secolo fa, e i professori di matematica e geometria ci insegnavano a dimostrare i teoremi. A esercizio finito, si scriveva C.V.D., come a dire che quanto atteso era stato dimostrato, con le ferree leggi della logica. Andrebbe ricordato a Maurizio Landini, anche se non ha fatto il Liceo, e non ha neppure finito l’Istituto per Geometri, ma che si ritrova da molti anni ad essere il capo prima dei metalmeccanici della FIOM, poi di tutta la CGIL. L’assunto del teorema era chiaro: si possono mobilitare oltre 25 milioni di cittadini italiani su quesiti referendari così astrusi, confusi, ininfluenti, antistorici, proposti con il solo evidente intento, tutto ideologico, di prendersi una tardiva rivincita su una stagione di riforme che quel Sindacato (non gli altri) ha  voluto  subire dieci anni fa, opponendo un ottuso rifiu...

Che si fa domenica?

  Io andrò al seggio e ritirerò solo una scheda, quella relativa al referendum sulla cittadinanza. La mia partecipazione sarà conteggiata solo per quel referendum e non per gli altri quattro. Non sono soddisfattissimo di questa soluzione ibrida, forse anche un po’ tartufesca, ma non saprei cosa inventarmi d’altro. I quattro referendum sul lavoro sono talmente confusi, talmente ininfluenti, talmente simbolici e ideologici, che davvero non me la sento di partecipare, nemmeno per dire NO. Non bisognava proporli, e basta. La loro genesi sta tutta dentro alcune logiche perverse di certa sinistra che, incurante del momento storico, deve sempre tenere il punto, anche su questioni del tutto marginali e non dirimenti, solo per rimarcare la sua presenza. Con i referendum sul lavoro, così come sono formulati, non si risolve alcunché, si dà solo a Landini ed al suo sindacato (gli altri due maggiori si sono defilati) la possibilità di reclamare una presunta centralità nella politica italiana. M...