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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Chiagn' e fotti ...!

Da  Wikipedia :  “Formula proverbiale della tradizione partenopea che indica un atteggiamento umano, opportunista e ipocrita, esibito da alcune persone che sono solite indugiare in lamentazioni proprio in quei momenti in cui le cose, per loro, vanno a gonfie vele” . La nostra PdC, romanissima  de Roma , ha adottato la formula partenopea come linea strategica principale del suo Governo. Avesse uno stemma, sarebbe nel cartiglio. Ormai è chiarissimo a tutti, anche ai più ingenui e sprovveduti. Fare la vittima, lamentarsi per ipotetici torti e soprusi ricevuti, da chiunque, descrivere situazioni del tutto immaginarie, mentre dall’altra parte si sottolineano la strenua, eroica resistenza nonché i folgoranti successi dell’Amministrazione, funziona molto bene. Almeno per ora. Almeno finora. La logica del  “sono tutti contro di noi, ma noi siamo più forti”  crea solidarietà, empatia, fa tanto gruppo assediato ma vincente, noi contro loro, noi eroici ...

Labirinti e rasoi

  Sto per avventurarmi in un ginepraio dal quale non so come uscirò, vista l’aria che tira, non delle più favorevoli alle proposte razionali, logiche, persino elementari. Tutto oggi deve essere sempre reso molto complicato. Guai a cercare di semplificare, di rendere lineari posizioni intrecciate in un viluppo di sottintesi, antefatti, incomprensioni, egolatria e, in conclusione, zero disponibilità al dialogo, mentre la democrazia è sottoposta ad un terribile stress test. Ho citato spesso il famoso  “rasoio di Occam” , un francescano inglese del Trecento, Guglielmo si chiamava, più o meno contemporaneo di un altro mitico francescano, Guglielmo da Baskerville, quello de  “Il Nome della Rosa” , simbolo letterario del Medioevo che stava diventando Era Moderna. Non credo che lo storico Guglielmo da Occam somigliasse per nulla all’affascinante e combattuto Sean Connery, ma comunque il francescano (povero illuso) teorizzava che, a fronte di problemi molto complessi, spesso la so...

Il nuovo mondo

  Che il mondo sia cambiato nell’ultima decina d’anni mi pare dovrebbe essere chiaro anche ai ciechi. Eppure, eppure, la politica è piena di (finti) ciechi che non vogliono vedere ciò che è evidente e soprattutto si rifiutano di pensare a come fronteggiare la nuova situazione che si è andata creando. E non parlo solo di Trump, anche se oggi è lui il principale motore e promotore di questo mutamento, fonte di destabilizzazione globale; parlo dell’evidente progressiva affermazione di un nuovo equilibrio, non più basato sulla forza del mercato, della finanza, della tecnologia, della cultura. No, il nuovo equilibrio è tornato ad essere basato, come d’altronde quasi sempre nella storia che credevamo passata, esclusivamente sul potere militare, sulla forza bruta, sul ricatto, sulla prevaricazione di chi ha il potere di sfidare chiunque a metterglisi contro. Vale per la nuova America di Trump, che ormai non ha più maschere da gettare, avendole disvelate tutte, vale per l’aggressività e l’...