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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

Il grande malato

  AVVERTENZA : l’intervento che vi propongo è un po’ lungo e forse noioso; è destinato a tutti quegli impallinati, un po’ drogati, di politica che non riescono a fare a meno di domandarsi chi e come può avere gli strumenti per cambiare il corso politico del Paese, non essendo per niente soddisfatti, diciamo, delle prestazioni dell’attuale classe dirigente. Chi invece ritiene che tutto stia andando egregiamente e che non valga la pena agitarsi per migliorare lo stato delle cose non faticherà ad impiegare il tempo in attività più sollazzevoli. Grazie agli uni e agli altri.   C’è un grande malato nella politica italiana: si chiama Partito Democratico. Oddio, non è che gli altri partiti sprizzino salute ma, com’è come non è, chi governa gode del bonus di governare (grande panacea …), chi si oppone senza ambizioni di governo ha la vita facile di chi non ha responsabilità alcuna e può permettersi di pontificare sui problemi dell’universo mondo, ben sapendo che non toccherà a lui aff...

La sfida infernale

  È diventato un esercizio molto diffuso, ed a tratti persino divertente, sottolineare come Giorgis Meloni, oggi al Governo del Paese, abbia rinnegato, e continui imperterrita a farlo, tutte le posizioni che per vent’anni (dico venti … lei che si spaccia per una  “rookie underdog”  …!) hanno costituito il repertorio di tutta la sua azione politica. Non si è salvato nulla … Era contro l’Europa e contro l’euro, voleva abbattere le tasse a cominciare dalle accise sui carburanti, irrideva le Agenzie di rating che davano i voti all’Italia berlusconiana, voleva abolire (spalleggiata dal compare Salvini) la legge Fornero e mandare tutti in pensione a cinquant’anni, era antiamericana ed antioccidentale, ammirava schiettamente Vladimir Putin e si congratulava per la sua democraticissima rielezione, chiamava  “mancette”  gli unici interventi sul salario, mai visti per decenni, invocava disinvoltamente blocchi navali contro i migranti, … Potrei continuare, ma non servirebb...

La caccia al riformista

  In democrazia, l’alternanza di governo è una pratica sana e fisiologica, almeno fino a quando il sistema istituzionale non venga forzato e stravolto in una sorta di dittatura della maggioranza, appena camuffata da democrazia (la famigerata democrazia illiberale …). Purtroppo, è quello che sta succedendo in molti Paesi, finora insospettabili di pulsioni autoritarie. Possiamo, dobbiamo, sperare, e agire di conseguenza, affinché i valori democratici non vengano stravolti, magari con l’improvvido consenso di una maggioranza poco avveduta di elettori, ignara dei pericoli che sta correndo. In Italia il Governo pare solido come non mai, fondato com’è su un partito che rappresenta il 30% dell’elettorato (cioè quelli che votano … degli altri poco o nulla si sa …), coadiuvato da una corte di partiti un po’ riottosi, scalpitanti e litigiosi, ma alla fine sempre ben allineati. Questo vuol dire che a molti le cose stanno bene come stanno. A molti, ma non a tutti, per fortuna. Poi capita che u...