Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Sete di giustizia ...

  La signora (si fa per dire …) di Viareggio che con il SUV ha schiacciato uno scippatore contro una vetrina, come una mosca fastidiosa, per riprendersi la borsa rubata, e poi se ne è andata senza neanche degnare di uno sguardo il malcapitato moribondo (che infatti di lì a poco è morto davvero) non è purtroppo un caso isolato di follia vendicativa. Le cronache sono da anni piene di giustizieri fai-da-te, che godono peraltro dell’appoggio esplicito, e anzi del favore, di una parte non piccola del nostro sgangherato quadro politico e anche della cittadinanza che ad essa fa riferimento. Tabaccai, gioiellieri, gestori di pompe di carburante, comuni cittadini, per carità qualcuno davvero esposto più di altri alla piccola delinquenza, hanno riempito le cronache di gesti a volte efferati di ritorsione contro delinquenti che avevano aggredito loro e/o i loro beni. Hanno certamente reagito ad una offesa recatagli da un violento, sul quale si è scaricata la loro reazione, in modo spesso sproposi

Per chi ancora sogna di riformare l'Italia .

  Quando Matteo Renzi, più di una dozzina di anni fa, piombò nel quadro politico nazionale, lo fece cercando di scalare il Partito Democratico, ovvero il partito più grosso, certamente egemone, del centrosinistra. Il PD (in quel periodo era Segretario Pier Luigi Bersani e il berlusconismo volgeva ormai alla fine) non attraversava uno dei suoi momenti migliori: si era liberato in fretta del suo fondatore Walter Veltroni, reo di avere preso la miseria del 35% (!!) alla prima elezione utile, nel 2008 e, dopo qualche vicissitudine, si era affidato al tenutario della famosa Ditta, costituita da impenitenti ex-comunisti e solidi ex-democristiani. In quel frangente Renzi non propose di costruire un nuovo Partito, moderato e riformista, centrista, come si direbbe adesso. No, scalò il partito principale del centrosinistra. Neppure gli andò bene subito ma, complice la disastrosa gestione delle elezioni del 2013 da parte di Bersani, a fine di quell’anno riuscì a diventare Segretario, pressoché a