Vecchia Elly … malgrado la sua elegante informalità, la sua fluidità, i suoi tre passaporti, la sua ostentata spregiudicatezza e pure l’armocromista, quando parla sembra di risentire voci di cinquant’anni fa. Da Capanna a Pajetta, da Sofri a Ingrao, da Rossanda a Cossutta: quel movimentismo all’apparenza tumultuoso, ma in realtà iperstatico, quei paroloni che dovrebbero impressionare, ma che lasciano solo punti interrogativi, quei concetti sempre un po’ involuti, poco diretti e soprattutto per niente in sintonia con la vita ed i problemi della gente vera, non dei militanti. Elly scalda i cuori dei già convinti, ma lascia straniti tutti gli altri, che non capiscono cosa abbia in testa e dove voglia andare a parare. Ha una narrazione fintamente epica, come se le masse rivoluzionarie premessero alle porte, ma in realtà alle porte non c’è nessuno, c’è solo la totale irrilevanza politica dell’area di centrosinistra. Elly voleva recuperare voti a sinistra: c’è riuscita, ma fino ad un c...
Pensieri e parole dal pianeta Terra