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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

E adesso?

  Bene, benissimo che sia una donna (e per di più LGBT+) la nuova Segretaria del PD. Mica solo Meloni …! Bene che ci sia stato un segno di forte rinnovamento, almeno nel vertice del Partito (vedremo se e come si propagherà più in basso …). Bene che sia stata eletta una Segretaria di 37 anni, la più giovane in assoluto, segno di un ricambio generazionale ultra-necessario. Bene l’entusiasmo che ha suscitato nell’area questa innegabile novità del panorama politico. Bene infine la relativamente alta partecipazione alle Primarie “aperte” (anche se sono lontani i picchi dei bei tempi …): è sempre confortante vedere oltre un milione di persone mobilitarsi, in una domenica piovosa, per un processo democratico. Abbastanza male tutto il resto. Già, perché Schlein ha vinto “a sorpresa”, forse, ma non ha vinto “a valanga”, come titolano i giornali con la solita insopportabile superficialità: ha vinto 54 a 46, o giù di lì. Ricordo che nelle altre Primarie il vincitore era sempre andato oltre il 60%

Stranamore è qui!

  La cosiddetta “deterrenza atomica” si fonda sul fatto che i contendenti sono consci che una guerra con armi nucleari non potrebbe essere vinta da nessuno, perché porterebbe inevitabilmente alla distruzione di tutte le parti in conflitto. Gli arsenali atomici, pur ridotti con i trattati vigenti, sono più che sufficienti per cancellare ogni forma di civiltà dalla faccia della terra e le capacità di reazione all’eventuale primo attacco sono tali da escludere la possibilità di un colpo senza ritorsione. Sulla base di questi principi, piuttosto ovvi anche se terrificanti, dagli anni Cinquanta del secolo scorso si è instaurato quello che con un po’ di enfasi letteraria è stato definito “l’equilibrio del terrore”. E in effetti ha funzionato, evitando scontri su larga scala come quelli devastanti avvenuti nella prima metà del Novecento. Non che siano scomparse le guerre (ce ne sono state e ce ne sono di continuo, specie “in periferia”), ma esse sono rimaste tutte ad un livello di intensità m

Rare, medium, well done?

  Nei Paesi dove la bistecca è quasi una religione (non solo quelli anglosassoni, ma anche Firenze, la Toscana, ...), è pressoché rituale chiederne all’ordinante il grado di cottura:  rare, medium, well done? , al sangue, media, ben cotta? Sono tre legittime possibilità fra cui ognuno sceglie secondo i propri gusti o abitudini (personalmente la preferisco  rare , anzi molto  rare , tanto che un imperturbabile cameriere britannico una volta mi rispose con un impagabile:  “I’ll bring you alive, sir!” ). Bene, quando si sceglie la scelta dev’essere tra possibilità omogenee, tutte paragonabili e fungibili tra loro. Nessuno chiederebbe mai: vuoi una bistecca o il sol dell’avvenire? Noi gente di sinistra (o giù di lì …) invece da oltre un secolo ci balocchiamo con una ”scelta” tra i possibili gradi di cottura della strategia di intervento politico sulla società: massimalista o riformista, come se si trattasse di due possibilità omogenee, tra cui scegliere secondo le proprie propensioni, gust

Nel saloon ...

  Tutti sapevano che sarebbero andati a votare solo quattro gatti, tutti sapevano che Fontana e Rocca avrebbero vinto a mani basse, tutti sapevamo che non era certo questa l’occasione per valutare la salute e le prospettive del Terzo Polo (o come diavolo si chiamerà). Tutti sapevano, tutti sapevamo ma, davanti ai risultati definitivi, ci si resta lo stesso di m …: inutile negarlo! La preoccupazione sale, la rabbia anche. Perché nemmeno l’opposizione unita avrebbe potuto farcela: i numeri sono impietosi, poi chi vota conta e chi NON vota NON conta, e raggranellare solo quei pochi punti con la lista del Terzo Polo non è certamente quello che ci si attendeva. Quindi poche scuse e pochi piagnistei: è un disastro! Keep calm and carry on!  – si dicevano gli inglesi nel 1940, ne  “L’ora più buia” . E se ne sono venuti fuori loro, dopo la battaglia d’Inghilterra, e noi appresso, solo molti anni dopo, vuol dire che tenersi lucidi, pensare ed agire con determinazione è il solo modo per sopravviv

All'armi, son fascisti ...!

Se non ricordo male, in altri tempi si chiamava  “dilemma del mitragliere” , ovvero: aspettare che l’aereo nemico si avvicinasse aumentava la probabilità di colpirlo, ma anche quella che fosse lui a colpirti per primo; oppure anticipare il tiro, con minori probabilità di centrare il bersaglio, ma minori probabilità di essere a tua volta centrato... Trovare l’attimo giusto non è facile … spesso si va ad istinto, oppure ci si dota di opportuni e non banali modelli matematici che aiutano a prendere la decisione (si chiama  “ricerca operativa” ). Oggi il Terzo Polo è in una situazione simile rispetto alla decisione di fondare il promesso Partito unificato dei riformisti: aspettare che maturino le condizioni per raccogliere quanti più soggetti politici potenzialmente interessati, col rischio che la situazione però si sfilacci e l’attenzione dell’opinione pubblica scemi, oppure procedere senza indugi, pochi mesi, per mettere sul tavolo una proposta politica compiuta, col rischio però di tagl