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Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

M’hanno rimasto solo …

  M’hanno rimasto solo … , come Gassman ne  “L’audace colpo …” . Lui e Pizzarotti, in realtà, ma il Pizza non pare avere proprio  le physique du rôle  della colonna portante di un movimento politico: s’è bruciato tutto nell’inceneritore di Parma anni fa, e da lì non è più venuto fuori. Lui, Carlo Calenda, ovviamente, sdegnoso guarda con sussiego, e da lontano, visto che se n’è andato a Kijev per non mettersi in imbarazzo da solo, questi quattro mentecatti di riformisti, liberali e radicali vari, che si spellano le mani per applaudire il diavolo tentatore Matteo Renzi, che ancora una volta è riuscito a stregarli con i suoi magheggi e la sua dialettica infernale. Se lo conoscessero come lo conosce lui … ma come lo conosce lui? Intimamente? Ah, saperlo …! L’hanno rimasto solo …  dicevamo, visto che forse nemmeno tutta Azione è disponibile a seguirlo nella implacabile  fatwa  contro il demonio di Rignano sull’Arno. Vedremo. Certo è che adesso la responsabilità è tutta sua. Il cerino ce l’h

In gioco c'è il nostro futuro

  La  “sindrome della morte improvvisa”  che, secondo l’incredibile versione di Putin (e infatti nessuno ci crede), ha colpito Aleksej Navalny nel  lager  siberiano dove il regime lo aveva rinchiuso perché non ne uscisse mai più, dovrebbe aiutare anche i più sprovveduti (ma ce ne sono davvero?) a capire definitivamente con chi abbiamo a che fare. E bisogna essere davvero sprovveduti, ai limiti e oltre della dabbenaggine, oppure, con maggiore probabilità, sostenitori, complici o sodali, per rifiutarsi di vedere l’evidente. Eppure c’è chi sfida il ridicolo (ogni riferimento ai leghisti nostrani è puramente casuale …). Gira sulla rete un  collage  di dichiarazioni (e sono tantissime, con video e audio originali) di Salvini, ed anche di Meloni, nelle quali si esaltano le doti di statista di Putin: roba di solo pochissimi anni fa. Fanno rabbrividire … Qualcuno ha paragonato questo ennesimo omicidio al delitto Matteotti, ma non serve andare tanto in là. I regimi dittatoriali eliminano i diss

Poveri eroi dei nostri tempi

  Nomi e numeri alla mano, è stato dimostrato quanto M5S, che in teoria sarebbe fieramente all’opposizione, sia annidato negli organigrammi e nei palinsesti della RAI. Il resto è ovviamente dei Fratelli e della Lega, mentre resistono rimasugli residuali e marginalizzati delle precedenti lottizzazioni del PD. Si dirà, Conte fa come gli altri … peccato che i cinquestelle abbiano costruito la loro fortuna (e la concomitante sfortuna del Paese …) sbraitando contro quel perverso sistema spartitorio, al quale però si sono subito entusiasticamente adeguati, mercanteggiando con i Fratelli le spoglie del servizio pubblico. E dire che in parecchi ci avevano creduto … sembravano così convincenti, genuini, schietti, sinceri, coi loro vaffanculo, i congiuntivi sballati, le frasi fatte e ripetute a macchinetta ( onestà, onestà  …), la presunzione insopportabile che solo la più crassa ignoranza può concepire (perle come  questo lo dice lei …, abbiamo abolito la povertà … ). Mai movimento o partito fu

All'ultimo sangue

  Ormai è chiarissimo: Carlo Calenda ha deciso di portare fino in fondo la sua implacabile guerra personale contro Matteo Renzi e tutti quelli che gli sono intorno (Sansone con tutti i filistei …). Altro che  Bibì e Bibò , come simpaticamente ebbi a descriverli in un fugace momento di ottimismo, neppure un anno fa! Ora siamo ad  Highlander , oppure  I Duellanti , …, roba così. Per motivi ai più imperscrutabili, Calenda ha deciso che Renzi deve essere espulso dal novero dei politici con cui si può fare politica e relegato in castigo per le troppe malefatte commesse. Quali siano queste malefatte a noi non è dato sapere, ma a Calenda devono comunque essere molto chiare: sta verificando il peso dell’operato del Renzi sul cambiamento climatico, ma su tutto il resto non pare avere molti dubbi. Lo descrive più o meno come un  gangster  senza scrupoli, una spia, un losco sensale, uno spietato affarista arricchitosi alle spalle dei cittadini, una pericolosa minaccia alla democrazia italiana, ed

Ce la caveremo?

  La democrazia è una rappresentazione complicata: un vero  kolossal  con molti attori. Ci sono i legislatori, in due pletoriche Camere uguali, i governanti, i magistrati con il loro CSM, i garanti e i controllori, come il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale e le  Authority , e poi i  media  di ogni genere, i partiti, di maggioranza e di opposizione, i sindacati, il terzo settore, le Regioni, i Comuni, e infine pure i cittadini, che di tutto questo  ambaradan  sarebbero legittimamente i padroni assoluti. Il problema è che i cittadini sono tanti e tutti diversi: non se ne trovano due con la stessa sensibilità verso la cosa pubblica. Per questo servono regole ed organizzazione. E anche un po’ di fiducia nel prossimo, altrimenti il sistema va in difficoltà e non funziona, generando insoddisfazione, se non rabbia incontrollata, nei cittadini. Tutti questi attori sono legittimi portatori di interessi, ma tutti dovrebbero avere l’interesse comune di coordinarsi per mandare a