In un articolo su Il Foglio , Adriano Sofri pone allo Stato italiano (ed anche a quello francese) la domanda retorica: “e adesso che ve ne fate?” . La domanda può avere un qualche valore letterario, ma non ha alcun valore civile. Adriano lo sa bene, perché lui la sua pena, pur dopo infiniti, discussi e tormentati processi, l’ha scontata, secondo la legge, ed ora è un autorevole e stimato opinionista. Lo Stato, dei condannati, se ne fa quello che deve: assicura, seppur con grave ritardo, che pene per reati gravissimi, comminate in via definitiva, vengano scontate, con tutte le garanzie previste dalla legge, comprese quelle sulla funzione rieducativa, funzione intrinseca al concetto stesso di pena non vendicativa. Lo Stato ha infatti il diritto di comminare pene per i reati commessi ed il fatto che le pene vengano scontate secondo la legge è parte integrante della funzione sociale della pena stessa. Nessuno degli arrestati molto probabilmente, ed anche giustamente, farà un solo giorno d
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