Fulminante la vignetta di Sergio Staino su La Stampa di oggi …!E’ proprio così. Qualcuno (dirò poi chi) sta caricando un provvedimento amministrativo logico, perfino banale come il Green Pass, di significati impropri, metapolitici, meta culturali, metaforici, … Se uno riuscisse a staccarsi un attimo dalla parete, vedrebbe il quadro sotto la sua vera luce. Non c’entra nulla il vaccino, non c’entra nulla il presunto e ridicolo “attacco alla democrazia”, c’entra solo l’infantile, irrazionale protesta contro la mamma che ti dice di metterti la maglia di lana quando fa freddo. Protesta solo perché te lo dice … nulla di più. Tutte le società, da che esistono, si basano su innumerevoli limitazioni delle libertà personali che permettono il loro funzionamento. Sono tantissime, pensiamoci un attimo e non faremo fatica a trovarne centinaia, migliaia. Compreso quella che ci consiglia di coprirci le frattaglie, senza chiedere allo Stato di comprarci le mutande...
Senza quelle limitazioni, vivremmo in una giungla dove il più forte prevarica il più debole, fino a quando uno ancora più forte non prevarica il primo, e così via. Un inferno, nel quale ci estingueremmo rapidamente come specie. Se le società sono sopravvissute ed hanno prosperato (mediamente), è proprio perché i loro componenti hanno accettato (quasi sempre di buon grado) di limitare la propria libertà in ossequio al corretto funzionamento dell’insieme. Ogni persona di buon senso (e purtroppo NON sono la totalità) è infatti in grado di distinguere tra una limitazione funzionale alla vita comune ed una vessazione imposta da un regime autoritario o dispotico per marcare la propria esistenza e il proprio potere. Il Green Pass è una modesta limitazione (peraltro temporanea), imposta da un’emergenza sanitaria globale che ha provocato milioni di morti. Nessuno ne gode, né a imporla né a subirla, ma la si accetta come ne accettiamo tantissime altre per il buon vivere comune. Buon senso, ripeto, puro buon senso. Come coprirsi le frattaglie, …
Il professore Burioni giorni fa ricordava che fin dal 1963 tutti i portuali sono obbligati a fare la vaccinazione antitetanica per poter lavorare e nessuno se ne è mai lamentato. Puro buon senso, ancora prima dell’obbligo.
Come si fa a non vedere che tutto questo casino ha ben altre finalità? Come si fa a non vedere che l’intento è quello di farsi notare, di sottolineare la propria presenza, e di mettere in difficoltà un Governo che ha “de facto” dimostrato di voler tenere dritta la barra e procedere ad una sistemazione di questo disastrato Paese? Molti tremano al pensiero di dover rinunciare a qualche vero o supposto privilegio o area di potere.
Avete visto la faccia livida di Marco Travaglio? Gli si legge in stampatello l’ansia di contraddire, la voglia di vendicarsi per lo smacco subito, per il disastroso fallimento dei suoi amici al Governo. Ha perso rovinosamente una scommessa e quindi trasuda rancore, rabbia, sarebbe capace di sostenere “la qualunque” pur di sminuire i successi INDISCUTIBILI che questo Governo, con la fattiva collaborazione della maggioranza degli italiani, bisogna sottolinearlo, sta ottenendo.
E Cacciari che si arrampica sugli specchi per cercare di spiegare la sua (e di Agamben, di Barbero, ed altri sopracciò) assurda critica al Green Pass, assurto a simbolo di una repressione che è solo nelle loro teste? Si sentono fuori del cerchio di luce e sgomitano per rientrarci.
E così altri maître à penser, sorpresi da questo imprevisto scatto di civismo del Paese e contrariati nella loro presunta sapienza ed autorevolezza.
Per non parlare delle opposizioni istituzionali, che sono appunto istituzionali, ma che cavalcherebbero anche un gattino pur di farsi notare, e senza preoccuparsi se il gattino sia di un nero profondo.
Ci sono pure le opposizioni semi-istituzionali, un piede dentro e uno fuori, faticano a stare in equilibrio, potrebbero rovinare al suolo da un momento all’altro …
Fanno proseliti? Pochi, per fortuna. Possono però contare sull’accondiscendenza di molti media in cerca di audience. Fanno danni? Forse sarebbero innocui, se non stessimo lì in tanti (me compreso) a cercare di smontarli. Fanno cultura? Forse sottocultura, molto sotto, ma la sensazione è che se li filino in pochi e che non lascino tracce.
Un gigante come Norberto Bobbio coltivava sì il dubbio, ma lasciava tracce ancora oggi ben visibili, e molto utili, come la distinzione tra destra e sinistra.
Il dubbio è questione di metodo, scientifico anche nella filosofia … Infatti non esiste alcuna Verità Scientifica Assoluta, mentre invece esiste un “Metodo Scientifico”, che permette di distinguere le Verità certificate dal Metodo stesso (almeno fino a quando altre Verità non le confutino) dalle panzane propalate da sedicenti guru e sostenute solo da superstizione. fede, supposta autorevolezza, e sempre senza uno straccio di prova inoppugnabile.
Per concludere, vacciniamoci (io ho già dato …), scarichiamo e usiamo il Green Pass, e cerchiamo di dedicarci a cose più importanti come ricostruire il Paese. Il resto della società, che si compra di buon grado le mutande, e le indossa, ce ne sarà grato.
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