I cultori della politica romanzata, ovvero quasi tutti i commentatori politici più in vista, incapaci di reggere la tensione spasmodica dell’attesa naturale degli eventi, devono a tutti i costi creare la notizia tutti i giorni, anche quando la notizia non c’è o comunque non rappresenta granché. Si sa, l’industria dell’editoria ormai vive solo di finto sensazionalismo, di continui improbabili scoop rivolti ad un pubblico che, come un drogato, chiede emozioni sempre più forti. Prima o poi finiremo in overdose e dio sa cosa potrà succedere delle nostre fragili democrazie. L’ultimo evento che ha messo in fibrillazione la comunità degli analisti o sedicenti tali è stata la conferenza stampa di fine anno di Mario Draghi. Il Presidente ha parlato a lungo, ha risposto a tutte le domande, non si è risparmiato, e ha parlato chiaro, mica per ellissi o metafore. Malgrado ciò i cultori della politica romanzata si sono superati nel cercare, trovare, decrittare e divulgare al volgo ignorante tutta un
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