Davvero viviamo un periodo difficile …Non bastava la guerra in Ucraina (per non parlare delle altre che insanguinano il mondo), la crisi energetica, il cambiamento climatico, la siccità, la crisi alimentare, no, c’è di più, molto di più, e di peggio! Francesco Totti e Ilary Blasi si separano, e forse (dico forse) l’avvocato del popolo populista si separa anche lui dall’odiato Governo guidato dall’odiato usurpatore: san Giuseppi contro i Draghi … Sono notizie che sconvolgono, che aggiungono costernazione alla naturale ansia che ormai tutti da tempo ci pervade. Chi ha preso il posto di Ilary nel cuore del pupone? Chi ha tradito per prim* (notate la schwa …)? A chi legheranno i loro destini nei prossimi mesi? Come divideranno gli utili e le rendite? Paparazzi di tutto il mondo, unitevi! Cercate, scovate, scoprite, … non lasciateci nell’angoscia di non sapere come passeranno le prossime vacanze i due epigoni del gossip nostrano, con chi? dove? quando? Già tremavamo per le sorti incerte della coppia Ferragnez S.p.A., periclitante più di un’azienda russa esportatrice di caviale beluga, ora la certezza del default di Ilary e Francesco non può che metterci di pessimo umore ed assommarsi all’altra notizia potenzialmente devastante (l’aggettivo è sempre molto in voga …), ovvero la separazione tra l’inconsolabile Giuseppi ed il granitico Mario. Le due storie si intrecciano nella nostra fantasia, si alimentano, si gonfiano e ci gettano nella costernazione più cupa. Come faremo senza il faro (ormai spento) dell’amore perfetto tra la bella e il pupone, e senza i creativi e fantasmagorici penultimatum del minaccioso leader dall’eloquio forbito e dalla pochette fiammeggiante? Ho sentito dire che perfino il cuore di pietra del banchiere ha per un momento sussultato all’anatema scagliato dall’avvocato pugliese: “Vado, forse resto, ma se vado, chi resta? e se resto, chi va?” I conduttori degli imparziali ed equilibrati talk show televisivi, malgrado la calura e la siccità, si contendono gli scampoli di audience residui. Pare che Travaglio rinunci alle ferie … l’ineffabile De Masi non so, Padellaro ha già cambiato cavallo. Il popolo già mezzo in vacanza ricorda con terrore un’altra estate, quella del 2019 quando, dall’ombra tremula dei paglioni del Papeete, un analogo dramma veniva offerto agli italiani: un ministro (ometto la maiuscola …) in mutande, sovrappeso e col mojito in mano, minacciava sfracelli: tremarono le Borse, si sciolsero i gelati, rabbuiarono i cieli, l’agosto si fece dicembre … fino a che il solito Mr. Wolf non risolse i problemi a modo suo. O quel Natale funesto, passato a caccia di Ciampolilli responsabili, col pallottoliere in mano, fino al tracollo col banchetto di verdura davanti a Montecitorio: il solito Mr. Wolf ne aveva combinata un’altra delle sue, favorendo la rovina dell’avvocato e l’Epifania dei Draghi. Ora, in questa estate rovente, tra Totti e Conte, tra Ilary e Di Battista, quale destino ci attende? Non so voi, ma io mi distendo e mi rilasso. L’estate veglia su di noi, tutto arroventa e poi scioglie in un fragoroso temporale. Tuoni fulmini e saette, ma poi torna il sereno, semmai variabile, ma sereno. Così come nessun trauma sortirà dalla crisi del pupone (solo stratosferiche parcelle per avvocati …), nulla sarà scosso dai sussulti, i fremiti e i ruggiti da topo dell’altro avvocato. Non voglio essere per forza ottimista, ma non riesco a vedere tragedie all’orizzonte; solo farsesche rappresentazioni di supponenza, presunzioni di importanza, vano desiderio di contare qualcosa, nel ricordo di un passato lontano che ormai non tornerà più, per fortuna. Mattarella non permetterà colpi di testa a nessuno, la posta è troppo alta. Chi vuole giocare sulla pelle di un Paese intero, che vuole tornare a crescere e prosperare, verrà prima emarginato e poi punito dagli elettori. Bisogna tirare dritto, senza distrazioni di sorta. Francesco e Ilary troveranno altri compagni, per nuove avventure e nuove trame di gossip, l’avvocato con la pochette, con qualche sparuto apostolo, tentennerà, minaccerà, si roderà nell’atroce dilemma – si nota di più se non ci sono o se ci sono e tengo il muso –, poi, dopo tanto peregrinare, troverà ad accoglierlo le confortanti braccia di Fratoianni e di Landini, nonché un luminoso futuro nella scia di Bertinotti, … quindi l’oblio. Nel frattempo lasciamo che gli adulti si occupino di cose serie, come gli interventi a sostegno dei redditi, la crisi energetica, l’inflazione, la guerra, cosette che mal si conciliano con i capricci di chi non sa cosa vuole e allora vuole tutto, strilla, si arrabbia e batte i piedi per terra. Forse bisognerà comprargli un gelato … e regalargli un poster del pupone, ma senza Ilary.
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