Per chi non è un cultore di Guerre Stellari è d’obbligo una spiegazione: lo “sguscio” (podracer in lingua originale) è un fantastico veicolo, sostanzialmente artigianale, che fluttua, corre velocissimo rasoterra e può compiere evoluzioni incredibili, se manovrato da piloti opportunamente dotati, addestrati e soprattutto senza scrupolo alcuno.Gli sgusci compaiono nell’Episodio 1 (cronologicamente è il quarto della serie) – La minaccia fantasma e mettono per la prima volta in mostra le eccezionali capacità del giovanissimo futuro Jedi Anakin Skywalker, che nel seguito della storia, passando al lato oscuro della Forza, diventerà il cattivissimo Darth Vader. La corsa degli sgusci rappresentata nel film è quanto di più violento, scorretto e disastroso si possa immaginare: tutto è concesso pur di arrivare primi (e vivi) al traguardo. Sabotaggi, urti, agguati, scontri ad altissima velocità, esplosioni, un crescendo di suspence fino alla conclusione. Vince Anakin contro un cattivissimo, un po’ stupidotto per la verità, ma Anakin non è normale … custodisce già i segreti del lato oscuro della Forza, che si dispiegheranno nel seguito della storia, non senza sorprese. Va be’, dove voglio andare a parare forse vi è già chiaro. La prossima campagna elettorale sarà peggio della corsa degli sgusci. Ne vedremo di ogni, e tutto in pochissimo tempo, due mesi compreso il mese di agosto che tradizionalmente non è proprio mese di campagna elettorale … Non sono chiari i concorrenti, né le squadre, né le regole interne applicabili nelle varie aree che si contenderanno la vittoria. Nemmeno è chiaro se ci sarà una vittoria … Sappiamo solo che sarà una roba da infarto, da stomaci forti, soprattutto per chi ha un po’ di buon senso ed è cosciente di quello che ci stiamo giocando, dopo avere buttato a mare l’ennesima occasione d’oro per fare avanzare il Paese verso un futuro migliore. Draghi per certi ambienti era insopportabile e alla prima occasione è stato fatto fuori, nel tripudio generale di chi lo ha sempre avuto sul gozzo (a destra, al centro, a sinistra). In un mondo di mediocri l’eccellenza è sempre mal vista ed è considerata perfino imbarazzante. Meglio sbarazzarsene al più presto. E quindi adesso parte la corsa: vedremo e sentiremo insulti, menzogne, sparate senza ritegno, colpi alti ma soprattutto bassi, senza vergogna, senza alcun rispetto della logica e dell’onestà intellettuale: gli squali dei media stanno già affilando i denti. I primi segni sono sconfortanti. Berlusconi tornato “caimano” (ma era mai stato diverso?) che accusa Draghi di non avere voglia di lavorare (uno che a 75 anni, dopo avere raggiunto il massimo della credibilità ed autorevolezza mondiali, si è messo al servizio del Paese …), Conte il rancoroso che gli dà del traditore (lui …!), Salvini in modalità Papeete che promette bengodi per tutti, Meloni che comincia a crederci e forse anche a tremare, Berlusconi (ancora lui!) che non resiste al sempreverde “cchiù pilu pe’ tutti”: pensioni a 1.000 euro, un milione di alberi all’anno (adesso è diventato verde e non parla più di posti di lavoro …), niente processi né imbarazzanti cartelle esattoriali. Dicono che miri alla Presidenza del Senato: il solo pensiero è agghiacciante … Un cumulo di panzane colossali pensate e dette per un pubblico di babbioni che vuole credere all’elisir di lunga vita. Non voglio essere offensivo verso un fettone consistente di concittadini, ma come definire, se non babbione, uno che crede ancora alle sparate di Berlusconi, dopo averlo visto all’opera per quasi trent’anni? Non ci sarà limite alle ca..ate che sentiremo: pirotecniche, fantasmagoriche, mirabolanti, … ma purtroppo accattivanti, per quel tipo di pubblico lì. I media amplificheranno tutto senza nessuna remora. Noialtri, in tutta evidenza e a meno di improbabili anche se auspicabili colpi di genio, ci stiamo preparando per una sconfitta onorevole, che però ci faccia dire di essere soddisfatti del risultato ottenuto. Un bel bagno di opposizione, mentre la peggiore destra europea farà strame del Paese, con la Troika alle porte. Si faranno cortei, manifestazioni, sit-in e flash mob, sentendosi partecipi della grande famiglia dei perdenti, cornuti e mazziati, come dicono a Napoli. Non voglio essere pessimista a tutti i costi, ma per nutrire residue speranze una cosa deve essere chiara: l’unico discrimine è il ripudio del populismo, con il quale nessuna commistione, di alcun genere, può essere tollerata. Per il resto, bisogna avere la capacità di coprire TUTTA l’area del buon senso, del riformismo vero, dell’elettorato moderno e positivo che vuole un’Italia migliore. Bisogna svegliarlo, convincerlo che si può fare, a partire dai giovani, ormai assenti e distratti ma indispensabili come il pane; giustamente e assai lucidamente lo reclama anche Massimo Recalcati, di professione psicoanalista, quanto di più utile in questo ambiente di squilibrati. Se sarà un soggetto politico unico, bene; altrimenti saranno due, ma non una pluralità, ma soprattutto coordinati da intelligenti patti di desistenza. Farsi la guerra nei collegi uninominali è da pazzi suicidi. Serve maturità ed anche umiltà, senza dimenticare l’astuzia. Anakin Skywalker vince la gara degli “sgusci” sbaragliando i cattivi senza pietà; anche se custodisce il germe del male, sa come fare fuori la concorrenza e alla fine arriva solo al traguardo. Se noi non riusciamo ad essere altrettanto determinati e ci accontentiamo di limitare i danni, magari pensando al posizionamento nella futura opposizione, ci prendiamo una responsabilità tremenda che ci seppellirà per sempre. Nel 2018, e prima, in odio a Matteo Renzi abbiamo sfasciato un fronte elettorale che aveva raggiunto il 40%. L’abbiamo pagata cara, dando spazio a Salvini e Conte. Adesso daremo spazio a Meloni o Tajani, una prospettiva agghiacciante. Siamo responsabili verso un pezzo enorme di Italia: se non riusciamo a darle rappresentanza, nessuno ci perdonerà. Davvero avrà vinto il lato oscuro della Forza.
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