Tutto procede liscio e senza scosse in questa stanca fine di novembre … Il solito disastro ambientale causato dalla solita presenza di costruzioni abusive laddove dovrebbero esserci solo boschi di contenimento (il condono di Conte, Di Maio e Salvini nel 2018 e la chiusura dell’Unità di Missione “Italia Sicura”, creata dal governo Renzi, dovrebbero da soli bastare a seppellire carriere politiche così nefaste …), il solito sciacallaggio del “Capitano-che-non-ne-azzecca-più-una” il quale, pur di dire qualcosa prima degli altri, annuncia morti “a rampazzo” come fossero exit-poll, e poi la solita improntitudine senza vergogna né senso del ridicolo dell’Avvocato del Popolo, che ora rivendica come suo merito i famigerati, sempre irrisi e miserabili 80 euro di Renzi (a cui lui ne aggiunse 20 e adesso Meloni forse altri 10…), e nel contempo sostiene che l’art. 25 del suo decreto su Ischia, intitolato, guarda un po’ (G.U. del 19/11/18) “Definizione delle procedure di condono”, in realtà NON era un condono, ma un’accelerazione delle pratiche: un po’ come Putin con l’”operazione speciale” in Ucraina, che NON è una guerra, no, anche se gli somiglia tanto ... In aggiunta, i telegiornali di Stato debordano di dichiarazioni sui tragici fatti da parte di tutti i Ministri reperibili nonché di innumerevoli esponenti della maggioranza, in puro stile EIAR, la Presidente fa un giro in centro con la Segretaria di domenica pomeriggio a fare shopping a favore di selfie con il popolo pre-natalizio, il duo Fratoianni-Bonelli si braccia per spiegare che loro Sumahoro l’avevano assunto a scatola chiusa, dopo averlo visto solo in televisione da Zoro e sull’Espresso da Damilano, e quindi: “ma che colpa abbiamo noi?”. Tutto a posto, tutto perfetto. Dimenticavo l’Assemblea Costituente del PD con cento saggi cento, che dovrebbero definire, a cavallo delle feste natalizie, a cosa serve il PD, a 15 anni dalla sua fondazione …, in modo che il Congresso possa sapere di cosa parlare ed i candidati di cosa discutere … Achille Occhetto, padre nobile della sinistra, ricorda intanto che il Partito è nato da una fusione fredda di due mondi che hanno sì deciso liberamente di fare una cosa in comune, ma poi, presi dal tran tran correntizio, si sono dimenticati di farla, e adesso, dopo 15 anni 15, cercano di capire perché mai la fusione non si sia mai riscaldata. Chi ha soffiato per raffreddare? Chi ha spento il fuoco? Forse alla caldaia c’era il solito mefistofelico D’Alema …, e tutti gli altri, contenti, preferivano stare al freddo piuttosto che accendere il falò. Qui si scherza, ma la faccenda è molto seria. Qualcuno si chiederà mai perché in 15 anni, tra alterne fortune, il Partito non ha mai trovato il tempo per capire cosa c’era di sbagliato nel progetto del Lingotto (luglio 2007)? Perché qualcosa di sbagliato doveva pur esserci, se nel frattempo sono cambiati otto Segretari e nessuno ha finito il suo mandato! Forse “il timore di quel paese ignoto, … che ci fa preferire i mali che abbiamo, piuttosto che affrontarne altri che ci sono sconosciuti”? (Amleto). E perché adesso, in un mese e mezzo, dovrebbe diventare tutto più chiaro? La realtà, vista da uno che ci aveva creduto sul serio e che aveva aspettato per una vita quella nascita, è che nessuno aveva la forza per imporre un’idea migliore ed allora si è preferito boicottare l’unica idea decente disponibile sul tappeto. E la storia non è ancora finita. C’è più PD fuori dal PD che dentro, mi verrebbe da dire provocando ... E tra un paio di mesi forse capiremo qualcosa in più … o la smetteremo una buona volta di porci domande imbarazzanti. Nel frattempo, tutto va bene. Procede la gestazione del nuovo soggetto (che possa avere migliore fortuna …!), procede nella più viva preoccupazione di chi teme che possa nascere e crescere qualcosa di buono, attraente, e terribilmente poco controllabile. Infatti, c’è tutto uno sforzo corale del mainstream dei media per creare casino, mettere zizzania, amplificare ipotetiche divergenze, solleticare gli ego già ipertrofici, preconizzare salti della quaglia e di chissà quale altro volatile. Difficile adesso creare un altro “mostro”, visto che la mostrificazione del primo sta diventando un boomerang, che piano piano sta assumendo le forme del cetriolone volante, che da qualche parte atterrerà. Chissà dove … Bibì e Bibò ci faranno divertire, sono gli unici a saper allestire uno spettacolo decente, che tenga desto un pubblico stremato da anni di “onestà, onestà”, “punti di riferimento fortissimi”, pochette, canottiere, mojito e camomilla (quest’ultima, impareggiabile specialità dell’eroico Segretario in carica …). Ma allora avanti, “adelante Pedro, con juicio”, il futuro ci attende, alla fermata del tram. Oppure all’Autogrill di Fiano Romano, dove la professoressa forse “mescolava birra chiara e Seven Up” e del “sorriso, da fossette e denti”, nulla si può sapere … «Tout va très bien, Madame la Marquise …». |