Difficile immaginare una collezione di brutte figure, di contraddizioni, di confusioni, peggiori di quelle che il nostro ineffabile Governo di destra ha sciorinato negli ultimi 15 giorni, a valle del naufragio di Cutro. Tutti, ma proprio tutti, hanno capito benissimo che ben più di qualcosa è andato storto in quella nottata, che non è vero che è stato fatto il possibile, che non è stata una fatalità, ma una serie impressionante di errori, sulla cui buona fede non voglio dubitare, ma comunque errori di valutazione, marchiani, grossolani, che nessuno ha avuto il coraggio di riconoscere e tutti (loro!) hanno cercato di seppellire sotto un mare di chiacchiere. In Parlamento le opposizioni hanno in coro sottolineato le innumerevoli incongruenze della ricostruzione del Ministro Piantedosi: qualcuno l’ha anche fatto con argomenti e stile di particolare efficacia e raffinatezza: pochissimi l’hanno riportato, la maggior parte dei media ha fatto finta di nulla. Sto parlando dell’intervento di Matteo Renzi in Senato, un discorso di rara potenza, chiarezza e profondità. Ma, trattandosi di Renzi, l’ordine di scuderia dei nostri media, come sempre “liberi e indipendenti”, è stato: ignorare, a tutti i costi. Ci abbiamo fatto l’abitudine ormai, tanto che nessuno ci fa più caso. Nel mio piccolissimo però non taccio e sottolineo, per quel poco o niente che vale ... (Approfitto anche per segnalare che giovedì 9 u.s. il Terzo Polo al completo ha presentato a Milano una serie di proposte operative, dettagliate, quotate, di interventi sulla Sanità Pubblica, ormai in evidente stato di collasso, quasi ovunque sul territorio nazionale, interventi che vanno dalle infinite liste d’attesa ai pronto soccorso. Bene (anzi, male), nessuno dei media principali ha dedicato nemmeno una riga all’evento e soprattutto alle proposte presentate: tutto passato sotto un tombale silenzio.) Poi qualcuno, fra qualche giorno, verrà certamente a farci la lezione su come si sta all’opposizione … Ma torniamo ai morti di Cutro … È un’impresa cercare di elencare la serie completa delle gaffe, delle stonature, delle bestialità, che sono state dette e fatte negli ultimi 15 giorni. Lo scaricabarile su comunicazioni e responsabilità tra Frontex, Guardia di Finanza e Guardia Costiera, il macabro balletto delle bare da traslare, la surreale conferenza stampa tenuta alla fine di un Consiglio dei Ministri improvvisato a Cutro, tra lo sconcerto dei parenti delle vittime e le contestazioni dei locali, per decidere non si sa bene cosa, visto che la legge Bossi-Fini l’hanno fatta nel 2002 il capo leghista e quello di Alleanza Nazionale, che per attribuire le colpe agli scafisti ed ai trafficanti e aumentare formalmente le pene non ci voleva una trasferta di un centinaio di persone, che per sparare la balla della “caccia in tutto l’orbe terraqueo” sarebbe bastato Twitter. Ma forse la signora Meloni si è sentita in dovere di sottolineare le colpe degli scafisti per cercare (inutilmente) di rattoppare la più sesquipedale di tutte le fregnacce sparate nell’occasione. L’ineffabile Ministro Piantedosi, dopo essersi auto-attribuito, tutto tronfio, il famoso ”animo di sbirro”, tanto caro all’Ispettore Fazio e al Commissario Montalbano, ha anche dimostrato di essere un cultore dei film di Troisi, visto che ha ritenuto di riproporre il suo sketch con Lello Arena in “Ricomincio da tre”, sulla famosa massima di Montaigne: “Chi parte sa da cosa fugge, ma non sa che cosa cerca …”. Con sommo sprezzo del ridicolo il Ministro ha sostenuto che non si mandano i figli per mare su barche così insicure, come non li si manda in certe discoteche poco raccomandabili. Bisogna insegnare loro come comportarsi e a non ficcarsi sul primo caicco scalcagnato in partenza dalle confortevoli coste turche. Che diamine, lì la gente ci va in vacanza …, come si può mettersi in mare, ché l’Egeo è pure sempre agitato, lo sanno tutti, per una minicrociera di tre giorni con approdo a Steccato di Cutro che, tutti lo sanno, non offre nessuna particolare attrattiva? Poi succedono gli incidenti e voi malfidati ve la prendete coi Ministri e col Governo che fanno tanto per proteggere la gioventù afgana o siriana, evidentemente viziata dagli agi nei rispettivi Paesi di provenienza. Che improntitudine! Il Ministro aveva quindi opportunamente tenuto a sottolineare, con Montaigne e Troisi, che “Chi parte …”. I soliti malpensanti politicamente corretti non l’avevano però presa bene, cosicché la signora Meloni ha sentito l’esigenza di ribadire che è proprio tutta colpa degli scafisti, e non degli imprudenti ragazzacci afghani in cerca di avventure. Il tutto è con tutta evidenza una sequenza di assurdità degne di Totò e Peppino, se solo non ci fossero di mezzo un centinaio di scomodi cadaveri. Ma questo è il livello della classe politica al Governo del Paese. Chi si illudeva che una volta al potere, avrebbero governato con almeno un po’ di dignità, è stato clamorosamente smentito. Non credo che col tempo andrà meglio, anzi …! Ce n’est qu’un début … continuons le combat ! Maggio è alle porte. |