Non si può parlare di violenza sulle donne, di patriarcato, di diritti acquisiti e negati, se non si parte da basi solide e non emotive. E la base più solida su cui poggiare ogni ragionamento non può che essere quella biologica e fisiologica. Nel senso che, se parliamo di uomini e donne, o meglio di maschi e femmine, non si può che prendere innanzitutto atto delle caratteristiche di cui la natura, ovvero l’evoluzione della specie, molto prima dell’organizzazione sociale e della cultura, ci ha fornito. Più la scienza progredisce, più risultano evidenti le differenze biologiche e fisiologiche tra i generi e, ciononostante (lo cito per esempio), solo lo 0,5% degli studi di neuroscienze riguardano il cervello femminile (TG Leonardo del 27/11), essendo tutto il rimanente concentrato sullo studio di cervelli maschili, come se il genere fosse indifferente e non valesse la pena di approfondire le differenze ... Anche la scienza medica, con tutta evidenza, ha i suoi problemi con la parità e p
Pensieri e parole dal pianeta Terra