L’inveterata abitudine (direi piuttosto il vizio …) dei nostri “sapienti” notisti politici di leggere (loro che la sanno lunga …) tra le righe, dimenticando le righe, e di sbirciare il retroscena invece di guardare la scena, unita alla disperata ricerca di appigli per creare difficoltà ad un Governo che vorrebbe e dovrebbe essere riformista, hanno innescato l’ennesimo corto circuito mediatico. Il solito “spin”. Che non è, in questo caso, una caratteristica peculiare delle particelle subatomiche, ma la rotazione, il verso, che si vuole dare ad una situazione, quando se ne vuole insomma imporre un’interpretazione, solitamente funzionale ad uno scopo prefissato, e quasi mai dichiarato. Una porcata, insomma, per dirla alla Calderoli. Un condizionamento mediatico, mirato alla formazione di un’opinione generalizzata, tale da rendere inaccettabile qualsiasi opinione diversa. L’anno scorso di questi tempi era ”l’irresponsabilità”, la “follia”, la “cinica spregiudicatezza” di chi voleva mandare
Pensieri e parole dal pianeta Terra