In democrazia, l’alternanza di governo è una pratica sana e fisiologica, almeno fino a quando il sistema istituzionale non venga forzato e stravolto in una sorta di dittatura della maggioranza, appena camuffata da democrazia (la famigerata democrazia illiberale …). Purtroppo, è quello che sta succedendo in molti Paesi, finora insospettabili di pulsioni autoritarie. Possiamo, dobbiamo, sperare, e agire di conseguenza, affinché i valori democratici non vengano stravolti, magari con l’improvvido consenso di una maggioranza poco avveduta di elettori, ignara dei pericoli che sta correndo. In Italia il Governo pare solido come non mai, fondato com’è su un partito che rappresenta il 30% dell’elettorato (cioè quelli che votano … degli altri poco o nulla si sa …), coadiuvato da una corte di partiti un po’ riottosi, scalpitanti e litigiosi, ma alla fine sempre ben allineati. Questo vuol dire che a molti le cose stanno bene come stanno. A molti, ma non a tutti, per fortuna. Poi capita che u...
Da Wikipedia : “Formula proverbiale della tradizione partenopea che indica un atteggiamento umano, opportunista e ipocrita, esibito da alcune persone che sono solite indugiare in lamentazioni proprio in quei momenti in cui le cose, per loro, vanno a gonfie vele” . La nostra PdC, romanissima de Roma , ha adottato la formula partenopea come linea strategica principale del suo Governo. Avesse uno stemma, sarebbe nel cartiglio. Ormai è chiarissimo a tutti, anche ai più ingenui e sprovveduti. Fare la vittima, lamentarsi per ipotetici torti e soprusi ricevuti, da chiunque, descrivere situazioni del tutto immaginarie, mentre dall’altra parte si sottolineano la strenua, eroica resistenza nonché i folgoranti successi dell’Amministrazione, funziona molto bene. Almeno per ora. Almeno finora. La logica del “sono tutti contro di noi, ma noi siamo più forti” crea solidarietà, empatia, fa tanto gruppo assediato ma vincente, noi contro loro, noi eroici ...