La notizia che Trump e Musk litigano furiosamente tra di loro, scambiandosi gentili complimenti come “ridicolo”, “ubriacone”, minacciando (l’uno) di espellere il rivale dagli USA come un immigrato indesiderato o (l’altro) di rivelare documenti bomba sui rapporti dell’ex-amico con il finanziere pedofilo, dovrebbe riempire il cuore di gioia a tutti i sinceri democratici, in ogni parte del mondo. Se poi il geniale Elon Musk (che poi geniale lo è per davvero, almeno come imprenditore) davvero dovesse fondare un suo partito personale (ai veri ricchi non bastano più yatch di 100 metri e jet privati …, vogliono tutto personale, anche il mondo) con lo scopo esplicito di danneggiare il rivale, questo a maggior ragione dovrebbe aprire prospettive rosee sul futuro del nostro martoriato pianeta. Dovrebbe … Ma bisognerebbe anche che ci fosse qualcuno disposto e pronto ad approfittare di tanta buona sorte. Ovvero servirebbe un’alternativa politica, pronta a spazzare via tutta ...
In questi caldi (in tutti i sensi) giorni dopo-referendum, la Segretaria del PD Elly Schlein viene sottoposta ad ogni tipo di critica, ironia, perfino compassione … Non che non ce ne sia motivo …! In effetti, si è cacciata, lei col suo Partito, un po’ entusiasta, un po’ recalcitrante (nel PD è normale la coesistenza degli opposti, in barba ad Aristotele …), in un pasticcio di non piccola entità. Ha scelto di accodarsi ai fallimentari referendum di Landini (uno specialista del settore fallimenti …), pur sapendo che mai avrebbero raggiunto il quorum (e, se non lo sapeva e si è illusa, vuol dire che di politica davvero capisce proprio poco …), con la speranza di tenersi a contatto e marcare stretta l’ala più radicale e massimalista della sinistra, oltre che i populisti dell’azzimato Giuseppe Conte. D’altronde, è la missione che si è data sin dalla sua rocambolesca elezione a Segretaria di un Partito che non si è mai risolto del tutto ed è sempre restato in mezzo al guado...