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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Tempi duri ...

Finalmente, all’alba del 2025, tutti quelli che si sono pasciuti di anti-americanismo per ottant’anni possono apostrofare gli odierni anti-trumpisti:  “Visto che avevamo ragione noi?” Quelli erano anti-americani quando l’America si contrapponeva al comunismo sovietico, prima quello staliniano, poi quello krusceviano, infine quello gerontocratico di Breznev, Andropov e Černenko, e ora si ritrovano anti-americani con l’America del padrino Don Trump, alleata con il post-sovietico, neo-zarista, Vladimir Putin. Paghi uno prendi due, si potrebbe dire. Pare di capire che la cosa metta un po’ a disagio, visto che con l’usuale nemico  “amerikano”  questi nostalgici e romantici reduci rivoluzionari si trovano in confezione regalo anche il post-sovietico Putin. L’anti-americanismo resta una costante irrinunciabile, pregiudiziale, mentre l’anti-putinismo, ad esso oggettivamente associato, è un po’ più ingombrante da gestire, visto che da tempo questi si scaldano per dimostrare che Pu...

Le basi del nostro mondo

In questi tempi così burrascosi, quando importantissimi vertici internazionali cominciano con critiche agli abiti dei partecipanti (la ormai mitica  polo  di Zelensky) e finiscono con urli e improperi (peraltro unidirezionali), come la scena delle ingiurie de  “La Gatta Cenerentola”  di De Simone, con la piccola ma sostanziale differenza che qui  “Ma che finzione! Realtà, realtà signori! Realtà!”  (come nel finale di  “Sei personaggi …”  di Pirandello), tutte le basi ideologiche della nostra cara società occidentale vengono terremotate e rimesse violentemente in discussione. Chi come Trump considera l’espressione del popolo, anche se condizionato e manovrato, la sola ed unica fonte di legittimazione del potere, con conseguente spregio di ogni elementare norma di convivenza civile, e chi, come noi vecchi  boomers  europei (perché tali siamo dentro, e ne siamo fieri), ritiene che i duecentocinquant’anni di storia, che ci hanno condotto all...

In difficoltà ...

Devo confessarlo: sono in grande difficoltà. Faccio fatica a spiegarmi, a dichiararmi, a prendere posizione su quasi tutte le maggiori questioni sul tappeto. Ho sempre l’impressione di essere fuori posto, isolato, eccentrico. Non che l’eccentricità mi crei problemi, ma mi mette comunque a disagio non trovare consonanza con quello che ho intorno. Insomma: io vorrei sentirmi libero di criticare Netanyahu e le politiche espansionistiche di uno Stato sempre meno laico, senza passare per antisraeliano, o peggio per antisemita, e senza confondermi con chi inneggia ai macellai di Hamas o Hezbollah ed alle loro macabre messe in scena, usando a sproposito termini terribili e definitivi come  pulizia etnica  e  genocidio  (la Storia purtroppo ci offre esempi ben più calzanti …). Voglio poter condannare le atrocità perpetrate da Hamas usando i civili come scudi umani, senza essere associato alle oscene e megalomani prospettive immobiliari di Trump e Musk sulla Striscia di Gaza....