Della gigantesca nave portacontainer che ha bloccato il canale di Suez per sei giorni, paralizzando il commercio mondiale, si è detto e scritto tutto. Anche della fragilità del nostro modello di vita, messo in crisi da un errore umano, un guasto tecnico, una fatalità, una folata di vento forte, vedremo quale sarà stata la causa determinante dell’incidente, si è detto molto. Resta da dire che, per quanto bizzarro possa essere considerato un modello economico che funziona letteralmente appeso ad un’unica fessura d’acqua, larga meno di 250 metri (il canale è stato raddoppiato di recente, ma non per tutta la sua lunghezza), attraverso la quale passa non solo merce, ma vita e lavoro per centinaia di milioni di persone, per quanto bizzarro questo sia, è tuttavia da considerarsi “normale”, dato che alternative praticabili non ce ne sono. Lo stesso vale per il Canale di Panama, così come per una serie di elementi strategici intorno ai quali tutto il mondo gira (le miniere di coltan, le terre r
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