Comincio a sentirmi a disagio. E comincio pure ad incazzarmi … In un momento in cui il casino è sommo, in cui ognuno va per i fatti suoi, ognuno mira a fare le scarpe al vicino di destra o di sinistra, che è sempre il peggior nemico e il più pericoloso contendente dello stesso spazio elettorale, in un momento in cui chiunque ha un nome per il Quirinale e quindi, per non sbagliare, si confida nella riconferma di Mattarella (malgrado lui…!) o il “promoveatur” (“ut amoveatur”) di Mario Draghi, e infine quando pare impossibile far arrivare la legislatura al suo termine naturale, insomma in questo marasma molto poco creativo e soprattutto molto pericoloso per le sorti di questo disgraziato Paese, io, orgogliosamente riformista, devo sentirmi chiedere se sto con la sinistra oppure sto con la destra? “Ma mi faccia il piacere …!” – avrebbe detto Totò. Qui si stanno artificialmente raffigurando due simulacri, finti e falsi come una banconota da due dollari, di blocchi, autoproclamatisi destr
Pensieri e parole dal pianeta Terra