Da qualche parte nella sinistra si dibatte sul conflitto di classe. Ancora …? Direte voi, forse sorpresi e stupiti. Ancora, ebbene sì … E pare che le teste più fini di quel campo (quanto “largo” non si sa …) tendano a riscoprire la “bellezza” del conflitto, la necessità di prendervi parte, l’ineluttabilità dello scontro (compreso quello fisico?). Ovviamente il compito della “vera” sinistra sarebbe quello di stare dalla parte del più debole, incurante del fatto che questo debole era e debole resta, senza le necessarie riforme. Al massimo lo si consola con qualche slogan, qualche manifestazione “molto partecipata” e qualche salamella d’estate al Festival de l’Unità. Nel frattempo i cattivoni governano, accompagnati dalle nostre maledizioni e dal nostro vibrante sdegno. Come vibriamo noi di sinistra non vibra nessuno … Va be’, c’è poco da scherzare. Che il conflitto esista in natura è esperienza comune: lo sanno i leoni e le gazzelle, ma lo sanno anche idraulici e clienti, vigili urbani
Pensieri e parole dal pianeta Terra