Ancora una volta non riesco a trattenermi dall’interloquire (ormai sono al limite dello stalking …!) con Michele Serra che, in un recente articolo del 16 marzo, si rammaricava che la sinistra, genericamente e sommariamente intesa come qualcosa di riconoscibile (bontà sua!), perdesse tempo ed attirasse l’attenzione su di sé con continue feroci discussioni su quanto sta avvenendo in Ucraina. Sintetizzo, forse troppo, ma il senso era questo. Dice giustamente, il Michele, che è la destra a doversi sentire più in imbarazzo, vista la sconsiderata ammirazione per l’autocrate russo, a lungo dimostrata dai suoi leader (l’amicone Berlusconi in primis , poi Salvini con le magliette, l’Hotel Metropol e i leghisti veronesi, e pure Meloni, amica di Le Pen, quella che ha fatto distruggere i volantini elettorali con la sua foto a fianco del grande leader, che in Francia scrivono “Poutine” , per non doverlo pronunciare come un imbarazzante “putén” ). Dice pure che la sinistra non dovrebbe rubarle la
Pensieri e parole dal pianeta Terra