Semplificare ad ogni costo le cose complesse, magari banalizzandole, è specialità di ogni populista che si rispetti (quindi non mia), ma a volte anche complicare i problemi, col solo scopo di renderne difficilissima la soluzione, è un’operazione da masochisti. A nessuno può sfuggire l’estrema delicatezza delle elezioni che si svolgeranno in Italia al massimo entro un anno da oggi. Dico al massimo, perché nella masochistica volontà di complicarsi la vita, qualcuno potrebbe ambire a chiudere la legislatura in anticipo e votare a ottobre, fregandosene della legge finanziaria, della situazione geopolitica, dei progetti del PNRR e di altre cosucce del genere, sperando di lucrare qualche decimo di mezzo punto sul suo più diretto concorrente che, badate bene!, non è quello dell’altro campo (destra o sinistra che sia), ma il più vicino potenziale concorrente. È un triste esercizio di alchimia elettorale, che ha già fornito innumerevoli dimostrazioni di alta letalità. Io credo che invece in pol
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