Parliamoci chiaro: ogni pezzo del centrosinistra deve guardare in casa propria e sforzarsi di capire come può contribuire alla formazione di una proposta politica che nel 2023 possa concorrere alle elezioni con la ragionevole possibilità di vincere e governare. Nessuno può sottrarsi al compito, il cui obbiettivo principale NON è quello di definire la propria identità, la propria caratteristica peculiare, il proprio perimetro, ma è quello di definire identità, caratteristiche e perimetro della forza risultante , quella cioè che andrà a chiedere voti agli elettori per governare l’Italia dal 2023 al 2028. Da oggi, è un orizzonte di quasi un decennio. Ovvio che molto dipenderà dalla legge elettorale, che dovrà essere definita e approvata da qui alle elezioni, ma per arrivarci bisogna avere la capacità di immaginare che assetto politico si vuole ragionevolmente auspicare, dopo che la legge avrà dispiegato i suoi effetti. Pensare di andare in ordine sparso a chiedere voti mi pare una scel
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